Apprendiamo dagli organi di stampa che il comitato “difendi santa” avrebbe presentato un nuovo esposto denuncia al Procuratore della Repubblica di Chiavari, ai vertici della Regione, alla Sovrintendenza, al Provveditorato alle Opere Pubbliche, alla Protezione Civile, alle Capitanerie di Porto di Santa Margherita Ligure e di Genova e all’Ente Parco di Portofino.
Riteniamo opportuno prendere le
distanze da questo esposto, non tanto per i contenuti nemmeno
esaminati, ma per le
modalità decisionali prese in riunioni dove alcuni partiti e
associazioni vengono esclusi o non invitati.
Riteniamo inoltre che il comitato
“Difendi Santa” sia stato di fatto snaturato, dopo l'esclusione
dei soggetti fondatori e presentatori di centinaia di osservazioni
sui progetti portuali.
Alcune regole sono
fondamentali
e indispensabili per un “comitato spontaneo”, non sono
né di destra, né di centro, né di sinistra, sono regole che
permettono di vivere in democrazia, per molti ancora sconosciuta.
Per quel che riguarda una consistente
parte del comitato esclusa da questa manovra, la battaglia contro
OGNI speculazione andrà avanti, parallelamente al progetto per la
società a gestione popolare delle risorse cittadine come il porto
di
Santa Margherita Ligure, di cui tutta la città a bisogno.
Per il “COMITATO DIFENDI SANTA”:
Andrea Carannante