mercoledì 14 marzo 2012

COMUNICATO STAMPA

Apprendiamo dagli organi di stampa che il comitato “difendi santa” avrebbe presentato un nuovo esposto denuncia al Procuratore della Repubblica di Chiavari, ai vertici della Regione, alla Sovrintendenza, al Provveditorato alle Opere Pubbliche, alla Protezione Civile, alle Capitanerie di Porto di Santa Margherita Ligure e di Genova e all’Ente Parco di Portofino.
Riteniamo opportuno prendere le distanze da questo esposto, non tanto per i contenuti  nemmeno esaminati, ma per le modalità decisionali prese in riunioni dove alcuni partiti e associazioni vengono esclusi o non invitati.
Riteniamo inoltre che il comitato “Difendi Santa” sia stato di fatto snaturato, dopo l'esclusione dei soggetti fondatori e presentatori di centinaia di osservazioni sui progetti portuali.
Alcune regole sono fondamentali e indispensabili per un “comitato spontaneo”, non sono né di destra, né di centro, né di sinistra, sono regole che permettono di vivere in democrazia, per molti ancora sconosciuta.
Per quel che riguarda una consistente parte del comitato esclusa da questa manovra, la battaglia contro OGNI speculazione andrà avanti, parallelamente al progetto per la società a gestione popolare delle risorse cittadine come il porto di Santa Margherita Ligure, di cui tutta la città a bisogno.

Per il “COMITATO DIFENDI SANTA”:
Andrea Carannante
pagina FB: Difendi Santa No Porto

sabato 12 novembre 2011

IL PROGETTO POPOLARE E' L'UNICO INVESTIMENTO POSSIBILE.



DE MARCHI, EX-COMITATO, VOLPI, PONTILISTI, SE VOLETE INVESTIRE, IL PROGETTO POPOLARE RIMANE L'ULTIMA E UNICA POSSIBILITA'.

La svolta per il progetto del porto di Santa, chiarifica finalmente non più l'opportunità, ma la assoluta necessità di sviluppare in città una soluzione popolare per la riqualificazione del fronte mare. Da una parte una fetta del comitato che ha usato “due pesi e due misure” sui progetti presentati (Progetto “Santa & Benessere” contrastato con irruzione al Cons.Regionale, raccolta di firme banchetti e una decina di conferenze stampa, Progetto “Cavour” silenzio quasi totale) dall'altra parte i cittadini come sempre non rappresentati da nessuno, si trovano oggi a subire una disputa fra poteri economici e politici che non porteranno a nessuno sviluppo cittadino.
Il progetto della società popolare dopo un primo avvio, si trova ad affrontare le resistenze di tutti questi poteri, perché una sua eventuale riuscita non sarebbe interessata al dominio, ma al bene comune.
In attesa di un lieto fine che tarda ad arrivare, quel che rimane del comitato non tollera, che qualcuno non condivida la loro rassegnazione, la loro angoscia di perdere gli spazi acquisiti e per questo omette l'esistenza di un progetto popolare, favorendo di fatto una situazione di totale anarchia organizzativa, presente ad oggi sul porto di Santa Margherita.
La società popolare, non vuole avere nulla a che fare con le loro (non) proposte che mirano ad incidere solo sul potere e sul privilegio, i cittadini sono stufi di subire ogni iniziativa dettata solo dall'obbedienza che si pretenderebbe sempre da un popolo supino.
Imprenditori, comitati e istituzioni non considerate la nostra proposta perché non abbiamo la forza per darvi l'arrembaggio?
Non avete capito davvero nulla.
La nostra proposta non è interessata a sottrarvi il potere e la gestione clientelare dei rapporti, la nostra proposta non vuole conquistarvi, la nostra proposta non è utopia ma bensì  l'unica realizzabile e per farla non ci vuole una grande flotta, basta un barchino piccolo e leggero ma carico di proposte reali.
Oggi chiunque vuole mettere le mani sul porto, può farlo solo attraverso un progetto popolare.

Pagina FB: Difendi Santa No Porto

sabato 22 ottobre 2011

SOCIETA' POPOLARE "DIFENDI SANTA" UNO STRUMENTO DI DEMOCRAZIA PRONTO ALLA REGOLARIZZAZIONE GIURIDICA.



Dopo le verifiche di fattibilità giuridica, la “società popolare Difendi Santa” è pronta a diventare realtà e a mettere in pratica il primo esperimento di democrazia diffusa sul territorio.
Ribadendo una visione totalmente critica verso i soggetti che si sono proposti in qualità di “salvatori” della città e della grave crisi che attanaglia il porto e la sua inusuale e assurda gestione, che nega i vantaggi alla collettività.
Visto la totale inaffidabilità della pubblica amministrazione che si mostra passiva di fronte ad una violenta invasione edilizia, senza preventiva realizzazione di un PUC, finora esistente.

La costituenda società popolare, si prefissa, autonomamente dalla pubblica amministrazione e dalle società presentatrici dai progetti di elaborare un percorso, che abbia come punto di forza la ricollocazione del contesto portuale all'interno del tessuto urbano con strumenti di socialità e non con opere di ingenera.
La vera “Rivoluzione” nella nostra proposta consisterebbe di dare la gestione ad una società formata per il 49% dal pubblico (che senza spendere 1 euro darebbe le concessioni demaniali), 49% dal privato (che esborserebbe il denaro utile per la riqualificazione), e il 2% dalla società popolare, che attraverso la quota minoritaria fungerebbe da ago della bilancia nelle scelte strutturali, trasformando il “negato” strumento referendario in elemento giuridico strutturale.

La società popolare, oltre alla preparazione delle carte, per la reale costituzione giudica attraverso un Notaio, sta lavorando per la realizzazione di un questionario da consegnare alla cittadinanza e ai turisti, che verrà distribuito negli esercizi pubblici che aderiranno all'iniziativa.

giovedì 13 ottobre 2011

BOZZA APERTA PER LA PROPOSTA DELLA SOCIETA' AD AZIONARIATO DIFFUSO AL COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE REGIONE LIGURIA PORTO CAVUOR ati SANTA BENESSERE & SOCIAL spa


-PREMESSA

La società ad azionariato popolare cioè a proprietà diffusa è l'unico sistema valido e vitale  nell'attuale scenario portuale a Santa margherita Ligure, l'unico in grado di affrontare una competitività sempre più pressante; un sistema dinamico che, oggi, attualizzando i suoi principi, interpreta la funzione più importante quella di sviluppo per il territorio e risponde alle necessità economiche e sociali della comunità.
Quindi una  proposta non contraria alla proprietà privata, ma sostanzialmente contraria alla proprietà monopolistica, pubblica o privata che sia.

In alcuni casi l'idea del porto popolare è stata definita una proposta utopistica anche all'interno dei comitati cittadini oltre che dalle amministrazioni pubbliche, pur riconoscendo la giustezza di tale progetto; ma proprio per tale giustezza, che noi cittadini abbiamo intenzioni di andare avanti senza fare nemmeno un passo indietro, visto che a Santa Margherita abbiamo sempre dato senza ricevere nulla in cambio, se non quello di spostare la nostra residenza in cittadine limitrofe per una scandalosa politica residenziale tramandata da amministrazione in amministrazione.


PRINCIPI FONDAMENTALI

Il localismo
che sottintende l'obbligo di operare unicamente in una definita e limitata area, nella quale il porto concentra l'intera attività e il potere decisionale: un legame completo e stabile
 con il territorio.

La cooperazione
intesa come forma legittima di esercizio di un'iniziativa a proprietà diffusa, espressione di una società popolare e comunitaria.

Il no-profit
degli eventuali organi dirigenti (se ce ne fosse la necessità) fondamentale per implicare l'assenza dello scopo di lucro; ciò significa perseguire la logica del vantaggio per la comunità e non solo la massimizzazione del dividendo

Insomma una società a maggioranza privata, ma di tutti i cittadini, che può detenere delle quote pubbliche ma sempre in maniera minoritaria, caratterizzata da un insieme di valori che  miscelandosi fra di loro, scaturiscono un fattore molto importante: il ritorno della fiducia dei cittadini.

martedì 11 ottobre 2011

DELIRIO DI UNA MAGGIORANZA


L'associazione gente per santa, non pensi di speculare su alcuni fuoriusciti dal Comitato, (di cui fra l'altro non se ne vede più traccia), i cittadini uniti proseguiranno la lotta contro qualsiasi speculazione e contro qualsiasi Sindaco che si adegui passivamente alla volontà dei profitti.
Ribadiamo la nostra richiesta al Sindaco di dare la possibilità ai cittadini di esprimersi, con un referendum, informando correttamente che progetti di questo genere potrebbero avere gravi conseguenze sul tessuto socio-economico, sull’ambiente e sul territorio.
Smetta ora il Sindaco De Marchi con le chiacchiere e promuova un modello alternativo di città, che punti a rimediare ai danni compiuti nei decenni precedenti, invece di aggravarli.
Per quanto ci riguarda continueremo il lavoro di valutazione di tutti gli elementi disponibili di natura sociale, economica, dei progetti, che sono la ragione fondativa per la quale la vera opposizione che si va conducendo contro questa Giunta, va fortemente sostenuta.

lunedì 10 ottobre 2011

La minoranza fuoriuscita dal comitato prepara il golpe, e presenta le firme raccolte da noi tutti.


Sono circa 3000 le firme raccolte da noi tutti, che verranno presentate dai fuoriusciti del comitato, alcuni dichiaratamente, come il Dott. Andrea Delpino, favorevoli alla speculazione chiamata porto “Cavour”, altri da mesi silenti impantanati nel fango della vecchia politica che li ha visti protagonisti negli anni passati.
Nel frattempo il Comitato prosegue la sua battaglia preparando le osservazioni al nuovo progetto, ed elaborando un prospetto con allegato un piano di lavoro possibile per un porto riqualificato, che rimanga in mano ai cittadini sammargheritesi, da sottoporre alle istituzioni competenti.
Registriamo con soddisfazione il boom di richieste di amicizia sulla pagina facebook “difendi santa no porto”, dovuta probabilmente alla ripresa della lotta contro ogni speculazione del Comitato, e un record di accesso al sito del Comitato http://difendisanta.blogspot.com/.
Non perderemo altro tempo dietro inutili polemiche, il compito del comitato è, e resta, quello di contrastare mega progetti inutili, che stanno ipotecando e devastando il futuro della nostra città, dove la classe politica è nei fatti connivente, e i “finti” oppositori sempre più ostaggio di un far west dove imperversano comitati d'affari, clientele e opportunismo personale e politico.
Per quello che riguarda il capriccio delle firme custodite solo da alcuni soggetti che appartenevano al comitato, che dire: i cittadini sanno benissimo i motivi per cui hanno firmato e solo loro sono i legittimi proprietari

Andrea Carannante
COMITATO DIFENDI SANTA

Pagina facebook: Difendi Santa No Porto

domenica 9 ottobre 2011

Il Comitato “Difendi Santa” prosegue la sua battaglia.



Nonostante l'uscita dal Comitato di alcuni soggetti, in numero esiguo, ma comunque importanti per il loro ruolo fondativo, alcuni dichiaratamente favorevoli al progetto “Cavour” come il dott. Andrea Delpino, alcuni in completo silenzio ormai da mesi, la battaglia del Comitato dopo una breve battuta d'arresto prosegue, contro entrambi i progetti speculativi presentati da società private in Comune.
Ringraziamo il consigliere provinciale Pernigotti per aver fatto sue, le domande di un gruppo di turisti che frequentano da decenni Santa Margherita, sostenitori del progetto di azionariato popolare i quali si domandano “se siete disposti a rendere l'intervento meno invasivo, mantenendo le peculiarità di pregio paesaggistico ed ambientale innanzitutto del porto, ma anche dell'intero comparto?”
Infine dobbiamo registrare la presa di posizione dei partiti della sinistra PD/SEL/FED che colgono in pieno il nocciolo del problema, chiedendo di poter partecipare al dibattito sul futuro della città.
Grazie anche a tutte le nuove adesioni, dovute probabilmente da questa dimostrazione di coerenza che ha fatto rinascere il Comitato cittadino contro OGNI speculazione, che ci daranno la possibilità di elaborare nuovi percorsi affiancati al progetto di partecipazione popolare già presentato e proposto ai vertici cittadini e regionali.
Per maggiori informazioni in tempo reale, oltre alla nostra pagina facebook che rimane attiva con oltre 700 adesioni