sabato 12 novembre 2011

IL PROGETTO POPOLARE E' L'UNICO INVESTIMENTO POSSIBILE.



DE MARCHI, EX-COMITATO, VOLPI, PONTILISTI, SE VOLETE INVESTIRE, IL PROGETTO POPOLARE RIMANE L'ULTIMA E UNICA POSSIBILITA'.

La svolta per il progetto del porto di Santa, chiarifica finalmente non più l'opportunità, ma la assoluta necessità di sviluppare in città una soluzione popolare per la riqualificazione del fronte mare. Da una parte una fetta del comitato che ha usato “due pesi e due misure” sui progetti presentati (Progetto “Santa & Benessere” contrastato con irruzione al Cons.Regionale, raccolta di firme banchetti e una decina di conferenze stampa, Progetto “Cavour” silenzio quasi totale) dall'altra parte i cittadini come sempre non rappresentati da nessuno, si trovano oggi a subire una disputa fra poteri economici e politici che non porteranno a nessuno sviluppo cittadino.
Il progetto della società popolare dopo un primo avvio, si trova ad affrontare le resistenze di tutti questi poteri, perché una sua eventuale riuscita non sarebbe interessata al dominio, ma al bene comune.
In attesa di un lieto fine che tarda ad arrivare, quel che rimane del comitato non tollera, che qualcuno non condivida la loro rassegnazione, la loro angoscia di perdere gli spazi acquisiti e per questo omette l'esistenza di un progetto popolare, favorendo di fatto una situazione di totale anarchia organizzativa, presente ad oggi sul porto di Santa Margherita.
La società popolare, non vuole avere nulla a che fare con le loro (non) proposte che mirano ad incidere solo sul potere e sul privilegio, i cittadini sono stufi di subire ogni iniziativa dettata solo dall'obbedienza che si pretenderebbe sempre da un popolo supino.
Imprenditori, comitati e istituzioni non considerate la nostra proposta perché non abbiamo la forza per darvi l'arrembaggio?
Non avete capito davvero nulla.
La nostra proposta non è interessata a sottrarvi il potere e la gestione clientelare dei rapporti, la nostra proposta non vuole conquistarvi, la nostra proposta non è utopia ma bensì  l'unica realizzabile e per farla non ci vuole una grande flotta, basta un barchino piccolo e leggero ma carico di proposte reali.
Oggi chiunque vuole mettere le mani sul porto, può farlo solo attraverso un progetto popolare.

Pagina FB: Difendi Santa No Porto

sabato 22 ottobre 2011

SOCIETA' POPOLARE "DIFENDI SANTA" UNO STRUMENTO DI DEMOCRAZIA PRONTO ALLA REGOLARIZZAZIONE GIURIDICA.



Dopo le verifiche di fattibilità giuridica, la “società popolare Difendi Santa” è pronta a diventare realtà e a mettere in pratica il primo esperimento di democrazia diffusa sul territorio.
Ribadendo una visione totalmente critica verso i soggetti che si sono proposti in qualità di “salvatori” della città e della grave crisi che attanaglia il porto e la sua inusuale e assurda gestione, che nega i vantaggi alla collettività.
Visto la totale inaffidabilità della pubblica amministrazione che si mostra passiva di fronte ad una violenta invasione edilizia, senza preventiva realizzazione di un PUC, finora esistente.

La costituenda società popolare, si prefissa, autonomamente dalla pubblica amministrazione e dalle società presentatrici dai progetti di elaborare un percorso, che abbia come punto di forza la ricollocazione del contesto portuale all'interno del tessuto urbano con strumenti di socialità e non con opere di ingenera.
La vera “Rivoluzione” nella nostra proposta consisterebbe di dare la gestione ad una società formata per il 49% dal pubblico (che senza spendere 1 euro darebbe le concessioni demaniali), 49% dal privato (che esborserebbe il denaro utile per la riqualificazione), e il 2% dalla società popolare, che attraverso la quota minoritaria fungerebbe da ago della bilancia nelle scelte strutturali, trasformando il “negato” strumento referendario in elemento giuridico strutturale.

La società popolare, oltre alla preparazione delle carte, per la reale costituzione giudica attraverso un Notaio, sta lavorando per la realizzazione di un questionario da consegnare alla cittadinanza e ai turisti, che verrà distribuito negli esercizi pubblici che aderiranno all'iniziativa.

giovedì 13 ottobre 2011

BOZZA APERTA PER LA PROPOSTA DELLA SOCIETA' AD AZIONARIATO DIFFUSO AL COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE REGIONE LIGURIA PORTO CAVUOR ati SANTA BENESSERE & SOCIAL spa


-PREMESSA

La società ad azionariato popolare cioè a proprietà diffusa è l'unico sistema valido e vitale  nell'attuale scenario portuale a Santa margherita Ligure, l'unico in grado di affrontare una competitività sempre più pressante; un sistema dinamico che, oggi, attualizzando i suoi principi, interpreta la funzione più importante quella di sviluppo per il territorio e risponde alle necessità economiche e sociali della comunità.
Quindi una  proposta non contraria alla proprietà privata, ma sostanzialmente contraria alla proprietà monopolistica, pubblica o privata che sia.

In alcuni casi l'idea del porto popolare è stata definita una proposta utopistica anche all'interno dei comitati cittadini oltre che dalle amministrazioni pubbliche, pur riconoscendo la giustezza di tale progetto; ma proprio per tale giustezza, che noi cittadini abbiamo intenzioni di andare avanti senza fare nemmeno un passo indietro, visto che a Santa Margherita abbiamo sempre dato senza ricevere nulla in cambio, se non quello di spostare la nostra residenza in cittadine limitrofe per una scandalosa politica residenziale tramandata da amministrazione in amministrazione.


PRINCIPI FONDAMENTALI

Il localismo
che sottintende l'obbligo di operare unicamente in una definita e limitata area, nella quale il porto concentra l'intera attività e il potere decisionale: un legame completo e stabile
 con il territorio.

La cooperazione
intesa come forma legittima di esercizio di un'iniziativa a proprietà diffusa, espressione di una società popolare e comunitaria.

Il no-profit
degli eventuali organi dirigenti (se ce ne fosse la necessità) fondamentale per implicare l'assenza dello scopo di lucro; ciò significa perseguire la logica del vantaggio per la comunità e non solo la massimizzazione del dividendo

Insomma una società a maggioranza privata, ma di tutti i cittadini, che può detenere delle quote pubbliche ma sempre in maniera minoritaria, caratterizzata da un insieme di valori che  miscelandosi fra di loro, scaturiscono un fattore molto importante: il ritorno della fiducia dei cittadini.

martedì 11 ottobre 2011

DELIRIO DI UNA MAGGIORANZA


L'associazione gente per santa, non pensi di speculare su alcuni fuoriusciti dal Comitato, (di cui fra l'altro non se ne vede più traccia), i cittadini uniti proseguiranno la lotta contro qualsiasi speculazione e contro qualsiasi Sindaco che si adegui passivamente alla volontà dei profitti.
Ribadiamo la nostra richiesta al Sindaco di dare la possibilità ai cittadini di esprimersi, con un referendum, informando correttamente che progetti di questo genere potrebbero avere gravi conseguenze sul tessuto socio-economico, sull’ambiente e sul territorio.
Smetta ora il Sindaco De Marchi con le chiacchiere e promuova un modello alternativo di città, che punti a rimediare ai danni compiuti nei decenni precedenti, invece di aggravarli.
Per quanto ci riguarda continueremo il lavoro di valutazione di tutti gli elementi disponibili di natura sociale, economica, dei progetti, che sono la ragione fondativa per la quale la vera opposizione che si va conducendo contro questa Giunta, va fortemente sostenuta.

lunedì 10 ottobre 2011

La minoranza fuoriuscita dal comitato prepara il golpe, e presenta le firme raccolte da noi tutti.


Sono circa 3000 le firme raccolte da noi tutti, che verranno presentate dai fuoriusciti del comitato, alcuni dichiaratamente, come il Dott. Andrea Delpino, favorevoli alla speculazione chiamata porto “Cavour”, altri da mesi silenti impantanati nel fango della vecchia politica che li ha visti protagonisti negli anni passati.
Nel frattempo il Comitato prosegue la sua battaglia preparando le osservazioni al nuovo progetto, ed elaborando un prospetto con allegato un piano di lavoro possibile per un porto riqualificato, che rimanga in mano ai cittadini sammargheritesi, da sottoporre alle istituzioni competenti.
Registriamo con soddisfazione il boom di richieste di amicizia sulla pagina facebook “difendi santa no porto”, dovuta probabilmente alla ripresa della lotta contro ogni speculazione del Comitato, e un record di accesso al sito del Comitato http://difendisanta.blogspot.com/.
Non perderemo altro tempo dietro inutili polemiche, il compito del comitato è, e resta, quello di contrastare mega progetti inutili, che stanno ipotecando e devastando il futuro della nostra città, dove la classe politica è nei fatti connivente, e i “finti” oppositori sempre più ostaggio di un far west dove imperversano comitati d'affari, clientele e opportunismo personale e politico.
Per quello che riguarda il capriccio delle firme custodite solo da alcuni soggetti che appartenevano al comitato, che dire: i cittadini sanno benissimo i motivi per cui hanno firmato e solo loro sono i legittimi proprietari

Andrea Carannante
COMITATO DIFENDI SANTA

Pagina facebook: Difendi Santa No Porto

domenica 9 ottobre 2011

Il Comitato “Difendi Santa” prosegue la sua battaglia.



Nonostante l'uscita dal Comitato di alcuni soggetti, in numero esiguo, ma comunque importanti per il loro ruolo fondativo, alcuni dichiaratamente favorevoli al progetto “Cavour” come il dott. Andrea Delpino, alcuni in completo silenzio ormai da mesi, la battaglia del Comitato dopo una breve battuta d'arresto prosegue, contro entrambi i progetti speculativi presentati da società private in Comune.
Ringraziamo il consigliere provinciale Pernigotti per aver fatto sue, le domande di un gruppo di turisti che frequentano da decenni Santa Margherita, sostenitori del progetto di azionariato popolare i quali si domandano “se siete disposti a rendere l'intervento meno invasivo, mantenendo le peculiarità di pregio paesaggistico ed ambientale innanzitutto del porto, ma anche dell'intero comparto?”
Infine dobbiamo registrare la presa di posizione dei partiti della sinistra PD/SEL/FED che colgono in pieno il nocciolo del problema, chiedendo di poter partecipare al dibattito sul futuro della città.
Grazie anche a tutte le nuove adesioni, dovute probabilmente da questa dimostrazione di coerenza che ha fatto rinascere il Comitato cittadino contro OGNI speculazione, che ci daranno la possibilità di elaborare nuovi percorsi affiancati al progetto di partecipazione popolare già presentato e proposto ai vertici cittadini e regionali.
Per maggiori informazioni in tempo reale, oltre alla nostra pagina facebook che rimane attiva con oltre 700 adesioni

sabato 8 ottobre 2011

LA SPIAGGIA DELLO “SPERTINI” E' GIA' LIBERA, PERCHE' NOSTRA NON CI DEVONO CONCEDERE NULLA




Sembra davvero una barzelletta, i progettisti del nuovo porto dovrebbero “concederci” la spiaggia dell'ex cantiere “Spertini”, una situazione di vera schizofrenia cittadina.
A Santa Margherita l’idea del bene pubblico è molto confusa, ogni cosa appartiene o è concessa a qualcuno e per averla o usufruirne occorre pagarla, per il cittadino se vuole godersi un po’ di mare con la possibilità di avere un po’ d’ombra, una doccia per toglierti il sale di dosso e un gabinetto per l’occorrenza, deve per forza rivolgersi alle mani generose del gestore privato.
L'area “Spertini” è un bene pubblico, appartiene a tutti e deve essere garantito il diritto senza che qualche nuovo-gestore del porto ce ne faccia la gentile concessione.
Quindi NON inventiamoci successi del popolo per aver (forse) riconquistato una cosa che già ci appartiene.

PER PROGETTO POPOLARE- LETTERA AI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI

Ill.mi                                                                                                    S.Margherita Ligure 03/10/2011
          Presidente Regione Liguria   Burlando
          Vicepresidente                        Fusco
          Ass.Ambiente                          Briano
          Sindaco S.Margherita L.         De Marchi


Richiesta urgente
Incontro per risoluzione del "Progetto di riqualificazione" del fronte mare a Santa Margherita Ligure


Egregi rappresentanti istituzionali
in un primo momento sembrava una burla, successivamente una provocazione, oggi pare l'unica strada percorribile per la riqualificazione del porto di Santa Margherita Ligure, visto il tracollo dei progetti portuali presentati dai soggetti privati al Comune: La società ad azionariato popolare.
Chiediamo un incontro con le più importanti realtà istituzionali interessate ad una parte del territorio così importante come quella di Santa Margherita Ligure, per manifestare la volontà di alcuni cittadini a costituire una società ad azionariato popolare che abbia come scopo una vera riqualificazione del fronte mare della zona portuale e del retro porto.
Una società formata da cittadini responsabili, i quali grazie alla partecipazione al capitale sociale, diventano parte attiva della crescita della città e attraverso un progetto base di riqualificazione del fronte mare ottengono una capillare diffusione della proprietà, che anziché essere possedute da un numero ristretto di soci rimane in mano ad un numero il più elevato possibile di soggetti.
Pensiamo di essere in grado di coinvolgere un corposo numero di soggetti, assicurando inoltre una maggiore stabilità politico-sociale con una distribuzione del reddito più omogenea.
In pratica le quote delle società “porto popolare” diventano di proprietà dei cittadini, che possedendo anche una sola azione, hanno la proprietà di una piccola fetta e godono di tutti i diritti e i doveri per legge spettanti al singolo socio.
Il nostro progetto sarà esteso a tutti i cittadini in quanto tali che saranno coinvolti all’intero procedimento, dalla fase di iniziativa a quella decisionale.
Per realizzare questo percorso virtuoso, abbiamo bisogno della collaborazione delle Istituzioni, che dovranno in primo luogo stralciare i progetti speculativi presentati in Comune, e successivamente aiutare i cittadini a svolgere i passaggi burocratici necessari per la riuscita del progetto.


Per il progetto della Società ad azionariato popolare
Andrea Carannante


SANTA MARGHERITA LIGURE SI CONVOCHI AL PIU' PRESTO IL REFERENDUM
ULTIMA CHIAMATA


I cittadini di santa Margherita stanno subendo l'attacco più pesante da sempre sul terreno sociale, per mano degli speculatori; sul terreno politico, per mano di una Giunta che domina un consiglio comunale di nominati
e vista la profonda inconsistenza del progetto sulla mega-cementificazione portuale, la spaccatura politica e sociale oltre all'inutilità di un consiglio comunale che litiga e non legifera, la convocazione del referendum cittadino sul porto, non solo è utile ma assolutamente indispensabile, per queste ragioni chiediamo una risposta chiara al “delegato dal popolo sovrano” Sindaco Roberto De Marchi, chiedendo a lui e tutta l'amministrazione la garanzia della consultazione, in caso di risposta negativa o giochetti burocratici truffaldini vergognosi sullo stile di quello che sta succedendo a Sestri Levante sulle aree ex-fit, i cittadini e i comitati riterrebbero la spaccatura democratica incolmabile e saranno costretti a ricorrere a scelte ancora più laceranti. Abbiamo diritto di esprimerci e l'amministrazione deve rispettare questo diritto democratico incluso nella Costituzione, ricordando a Sindaco e maggioranza che il referendum cittadino non è un optional ma è previsto dal Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ed una eventuale omissione di fatto impedisce il diritto di partecipazione del cittadino bloccando lo svolgimento dei Referendum comunali, pertanto, si configurerebbe nella fattispecie, un ostacolo all’esercizio dei diritti civili dei cittadini.