sabato 8 ottobre 2011

LA SPIAGGIA DELLO “SPERTINI” E' GIA' LIBERA, PERCHE' NOSTRA NON CI DEVONO CONCEDERE NULLA




Sembra davvero una barzelletta, i progettisti del nuovo porto dovrebbero “concederci” la spiaggia dell'ex cantiere “Spertini”, una situazione di vera schizofrenia cittadina.
A Santa Margherita l’idea del bene pubblico è molto confusa, ogni cosa appartiene o è concessa a qualcuno e per averla o usufruirne occorre pagarla, per il cittadino se vuole godersi un po’ di mare con la possibilità di avere un po’ d’ombra, una doccia per toglierti il sale di dosso e un gabinetto per l’occorrenza, deve per forza rivolgersi alle mani generose del gestore privato.
L'area “Spertini” è un bene pubblico, appartiene a tutti e deve essere garantito il diritto senza che qualche nuovo-gestore del porto ce ne faccia la gentile concessione.
Quindi NON inventiamoci successi del popolo per aver (forse) riconquistato una cosa che già ci appartiene.

PER PROGETTO POPOLARE- LETTERA AI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI

Ill.mi                                                                                                    S.Margherita Ligure 03/10/2011
          Presidente Regione Liguria   Burlando
          Vicepresidente                        Fusco
          Ass.Ambiente                          Briano
          Sindaco S.Margherita L.         De Marchi


Richiesta urgente
Incontro per risoluzione del "Progetto di riqualificazione" del fronte mare a Santa Margherita Ligure


Egregi rappresentanti istituzionali
in un primo momento sembrava una burla, successivamente una provocazione, oggi pare l'unica strada percorribile per la riqualificazione del porto di Santa Margherita Ligure, visto il tracollo dei progetti portuali presentati dai soggetti privati al Comune: La società ad azionariato popolare.
Chiediamo un incontro con le più importanti realtà istituzionali interessate ad una parte del territorio così importante come quella di Santa Margherita Ligure, per manifestare la volontà di alcuni cittadini a costituire una società ad azionariato popolare che abbia come scopo una vera riqualificazione del fronte mare della zona portuale e del retro porto.
Una società formata da cittadini responsabili, i quali grazie alla partecipazione al capitale sociale, diventano parte attiva della crescita della città e attraverso un progetto base di riqualificazione del fronte mare ottengono una capillare diffusione della proprietà, che anziché essere possedute da un numero ristretto di soci rimane in mano ad un numero il più elevato possibile di soggetti.
Pensiamo di essere in grado di coinvolgere un corposo numero di soggetti, assicurando inoltre una maggiore stabilità politico-sociale con una distribuzione del reddito più omogenea.
In pratica le quote delle società “porto popolare” diventano di proprietà dei cittadini, che possedendo anche una sola azione, hanno la proprietà di una piccola fetta e godono di tutti i diritti e i doveri per legge spettanti al singolo socio.
Il nostro progetto sarà esteso a tutti i cittadini in quanto tali che saranno coinvolti all’intero procedimento, dalla fase di iniziativa a quella decisionale.
Per realizzare questo percorso virtuoso, abbiamo bisogno della collaborazione delle Istituzioni, che dovranno in primo luogo stralciare i progetti speculativi presentati in Comune, e successivamente aiutare i cittadini a svolgere i passaggi burocratici necessari per la riuscita del progetto.


Per il progetto della Società ad azionariato popolare
Andrea Carannante


SANTA MARGHERITA LIGURE SI CONVOCHI AL PIU' PRESTO IL REFERENDUM
ULTIMA CHIAMATA


I cittadini di santa Margherita stanno subendo l'attacco più pesante da sempre sul terreno sociale, per mano degli speculatori; sul terreno politico, per mano di una Giunta che domina un consiglio comunale di nominati
e vista la profonda inconsistenza del progetto sulla mega-cementificazione portuale, la spaccatura politica e sociale oltre all'inutilità di un consiglio comunale che litiga e non legifera, la convocazione del referendum cittadino sul porto, non solo è utile ma assolutamente indispensabile, per queste ragioni chiediamo una risposta chiara al “delegato dal popolo sovrano” Sindaco Roberto De Marchi, chiedendo a lui e tutta l'amministrazione la garanzia della consultazione, in caso di risposta negativa o giochetti burocratici truffaldini vergognosi sullo stile di quello che sta succedendo a Sestri Levante sulle aree ex-fit, i cittadini e i comitati riterrebbero la spaccatura democratica incolmabile e saranno costretti a ricorrere a scelte ancora più laceranti. Abbiamo diritto di esprimerci e l'amministrazione deve rispettare questo diritto democratico incluso nella Costituzione, ricordando a Sindaco e maggioranza che il referendum cittadino non è un optional ma è previsto dal Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ed una eventuale omissione di fatto impedisce il diritto di partecipazione del cittadino bloccando lo svolgimento dei Referendum comunali, pertanto, si configurerebbe nella fattispecie, un ostacolo all’esercizio dei diritti civili dei cittadini.